È ora di prenotare: dall’8 all’ 11 dicembre 2016 ha luogo la festa delle luci di Lione! È un viaggio nell’arte e nella tecnologia più avanzata, con radici storiche molto interessanti.
Lione: la festa delle luci è qualcosa di incredibilmente magico e coinvolgente!
Le opere d’arte fatte di luce sono sempre state un po’ il mio pallino.
Cercando in rete qualche argomento interessante (e qualche evento a cui partecipare) mi sono imbattuta in immagini sfolgoranti, incredibili. Sono venuta a conoscenza della festa delle luci di Lione (Fête des Lumières).
Tecnologia avanzata, concept artistici incredibili, grande affluenza e forza popolare di questa festa: ecco gli ingredienti che hanno reso l’evento qualcosa di unico e sbalorditivo. Ecco qualche immagine di repertorio.
Mi ha estremamente colpito l’altissimo livello tecnologico e emozionale di queste installazioni. Esse sono create da veri e propri artisti. Concept e idea vengono poi affidati ai team che realizzeranno, negli splendidi scorci di Lione, i giochi di luci e di atmosfere che incanta ogni anno migliaia e migliaia di turisti da tutto il mondo.
Ecco qualche numero interessante relativo all’edizione 2014 (di quella, molto speciale, del 2015 parlo dopo):
- 80 progetti artistici
- 184 artisti coinvolti
- 33 progetti nel centro della città, 2 progetti itineranti
- 46 distretti selezionati e progetti gestiti da strutture locali
- 79 imprese e istituzioni partner, media partner 9
- 65 delegazioni internazionalisono state accolte, tra cui 31 città
- 6,5 milioni di viaggi di 4 giorni venduti
- 60.000 visitatori accolti presso l’Ufficio Turistico durante la Festa Delle Luci
- 800.000 spettatori sul posto Bellecour, 700.000 spettatori in Place Bellecour e così via in Place Saint-Jean
Un esempio, tra tanti: “Light me Up” di F2C, edizione 2014 della Festa delle Luci di Lione
Questa installazione è partecipativa: le 48 sfere luminose ideate da F2C (Frédéric Cilia , show designer, regista, scenografo e light designer) cambiano colore in base all’interazione.
La superficie della confluenza tra il fiume Rodano e la Saona è stata decorata con sfere termosensibili. Ogni visitatore partecipa infatti a questa installazione. Come? Innescando, col passaggio sulle banchine, un sensore termico, che sceglie una sequenza di luce in base al calore del corpo.
Tutto ciò la dice lunga sul livello artistico e tecnologico di ognuna delle 75 installazioni esibite durante l’edizione 2014.
La storia della Festa delle luci a Lione
La tecnologia va di pari passo con la storia: la festa delle luci di Lione è molto antica. Ecco cosa si legge nel sito ufficiale:
L’ 8 settembre 1852, la città di Lione si preparava a celebrare l’installazione di una statua della Vergine Maria nella Cappella sul Fourvière Hill. La cerimonia è stata però sospesa, a causa dello straripamento del fiume Saône.
I festeggiamenti sono stati rimandati all’ 8 dicembre dello stesso anno. Ma il clima non ha favorito gli organizzatori neanche in occasione di questa nuova data: una violenta tempesta è scoppiata durante il giorno.
Di nuovo l’evento è stato sospeso. Improvvisamente, durante la notte, il tempo è migliorato. Gli abitanti di Lione hanno così spontaneamente illuminato le loro case con candele e sono corse giù in strada, quasi a richiedere la possibilità di riprendere la celebrazione dell’installazione della statua.
Da allora il rituale si è ripetuto ogni anno: gli abitanti di Lione hanno decorato le loro finestre e i balconi con migliaia di piccole luci. Erano candele protette da piccoli recipienti di vetro dalle varie tonalità le cui fiamme hanno avvolto la città in una luce calda e dolce. Essa sembrava intiepidire l’inverno che ogni anno si avvicina.Pur continuando a rispettare questa tradizione secolare, il festival nel corso degli ultimi dieci anni, è mutato in un evento urbano straordinario. Esso è nato dalla volontà di creare un festival che unisce empaticamente tutte le persone di Lione e continua a celebrare l’illuminazione della città iniziata nel 1889.
Da allora, ogni anno, per quattro notti intorno al 8 dicembre, Lione diventa il centro dello show light design con artisti provenienti da tutto il mondo, spettacoli e giochi di luce che creano disegni unici che attirano milioni di visitatori.
Sulla base di questa tradizione, la Festa delle Luci, da allora è diventato evento principale del panorama mondiale per le opere d’arte di luce. In mostra il lavoro di grandi artisti e anche un laboratorio a cielo aperto per l’andirivieni di talenti e celebrità”.
L’edizione 2015: un omaggio alle vittime degli attentati
L’edizione 2015 è segnata da grande sofferenza.
Ricordiamo che l’attentato di Parigi era appena avvenuto: il 13 novembre, meno di un mese prima.
La festa delle luci di Lione assume un atteggiamento molto coraggioso. È la seconda città francese e si appresta a organizzare un evento che attira migliaia e migliaia di persone. Si sente la paura. Ma la festa continua.
Pur rendendo l’evento più sobrio e più mistico, per omaggiare le vittime, gli organizzatori decidono di andare avanti con il programma stabilito, ma prorogandolo e diluendolo per un anno intero.
Invece l’8 dicembre 2015, la città lascia spazio al suo stampo originario: ogni cittadino ha acceso una candela per ricordare le vittime dei soprusi terroristici.
Queste candele, omaggio ai defunti, sono state posizionate anche sull’ Incity Tower e l’edificio “Pencil” nel quartiere di Part-Dieu, secondo scenografie progettate per l’occasione.
Solo un’ installazione sarà resa attiva: “Regards” di Daniel Knipper.
Si tratta di un visual mapping con oggetto sguardi e primi piani di figure di pittori famosi nella storia. Sulle facciate proiettate sui moli sono scorsi i nominativi delle vittime degli attentati.
Sono state 200.000 le candele “lumignon” distribuite e vendute ai cittadini e ai turisti: il ricavato è servito a raccogliere fondi per l’associazione delle vittime del terrorismo.
La bellezza che fa riflettere, e che non si piega davanti alla paura.