Non resisto quando accanto a meravigliose interpretazioni materiche si affianca ciò che io chiamo un “messaggio di luce”. In questo caso, in “Support”, l’artista italiano Lorenzo Quinn parla alla coscienza umana.
Support Lorenzo Quinn: Giant Hands per sensibilizzare il mondo sui cambiamenti climatici
Ammiro molto Lorenzo Quinn, artista italiano classe 1966 che ora vive in Spagna, perchè ogni sua opera, piccola o grande, ha una chiara e profonda lettura emotiva. Lavora sui grandi valori esistenziali, la sua arte è pregna di senso etico e intimista: come immagino sappiate, è pane per i miei denti!
Uno stralcio tratto dalla sua biografia rende bene l’idea di ciò che sto spiegando :
“Lo storico dell’arte e il curatore Consuelo Císcar Casabán descrive il lavoro di Quinn come “profondo, spirituale ed esistenziale, perché tratta con le passioni che sperimentiamo come esseri umani e con le domande poste nel silenzio della verità ultima …”. Si tratta di sculture basate su grandi miti, che si riferiscono ai grandi temi che si ripresentano nella nostra civiltà e che tagliano le distinzioni della cultura e del tempo “.
Lorenzo ama esprimere i suoi concetti attraverso la scultura, e, nello specifico, un soggetto che ricorre tra le sue opere è la mano.
La mano: un soggetto difficile e incredibilmente potente che in Support Lorenzo Quinn ama rappresentare
Quando studiavo all’istituto d’arte, gli insegnanti di disegno dal vero commissionavano spesso compiti in cui dovevamo ritrarre mani. In effetti è una delle parti del corpo più difficile da rappresentare, per vari motivi. Aldilà dello studio anatomico non semplice, le mani sono veicolo di espressione che “tocca”.
Semplicemente: il disegno di una mano, più che altre parti del corpo, comunica intento, azione. Quindi, a mio avviso, muove più leve emotive.
“Support”: Lorenzo Quinn sostiene la fragilità di Venezia con le sue mani
Support, le “giant hands” di Lorenzo Quinn, sono ora ben posizionate in Canal Grande, nell’area di Rialto e sorreggono l’hotel Ca’ Sagredo. È patrocinato dal Comune di Venezia e promosso da Halcyon Gallery.
Due mani di otto e nove metri, sostengono delicatamente l’hotel e interpretano una riflessione ambientalista di Lorenzo Quinn, che, come ho già detto, cerca di sensibilizzare il mondo su quanto l’egocentrismo specie-specifico umano stia danneggiando la nostra splendida Madre Terra.
Guardate: grazie a Support, si riesce ad intuire in maniera roboante la fragilità di questo luogo unico al mondo, che, proprio grazie ai cambiamenti climatici e al rialzo dell’acqua, potrebbe essere danneggiata in modo irreparabile.
Le mani sono veicolo di intenti ed emozioni, e la delicatezza e la preziosità di Venezia sono espresse dalla posa delle giant hands, che sembrano decise ma allo stesso tempo delicate. Sembra che abbiano paura di mutare ciò che toccano, eppure le falangi sono determinate a “supportare” Venezia e la sua instabile fragilità.
L’installazione sarà visibile al pubblico dal 13 maggio al 26 novembre; per tutto il periodo dell’esposizione di Support, all’interno dell’Hotel Ca’ Sagredo saranno in mostra alcune versioni di altre opere di Lorenzo Quinn.
Io ci andrò presto.
Support by Lorenzo Quinn – Venice Biennale 2017 from Lorenzo Quinn on Vimeo.