Eccomi finalmente a descrivere l’esperienza multisensoriale che ho avuto venerdì 16 alla prima performance pubblica di Giudizio Universale Show – Michelangelo e i segreti della Cappella Sistina, presso l’Auditorium Conciliazione di Roma.
Giudizio Universale Show è uno spettacolo all’avanguardia, che fonde la meraviglia emozionale delle cerimonie olimpiche, con perizia tecnica e autorevolezza storico artistica
Ne ho già parlato grazie ai comunicati stampa che hanno preceduto la mia esperienza dal vivo e lo confermo. Giudizio Universale Show è un’esperienza densa, forte, che implica in sè sfumature tecniche, avvenieristiche, storiche che forse solo un grande esperto di eventi emozionali di massa come Marco Balich di Balich Worldwide Show poteva inventare. Parliamo di mille metri quadri di superficie per le proiezioni a 270 gradi al servizio del light design, a dodici metri d’altezza tutto introno al pubblico.
Ho deciso di non impugnare mai il telefonino (ho rispettato le volontà dello stesso Marco Balich) durante lo show e di gustarmi in pieno la performance. Ho fatto qualche foto alla fine all’auditorium e ho intuito i motivi, già palesati, per cui è stata scelta questa sede. Le proporzioni sono le stesse della Cappella Sistina e migliore location non poteva esserci.
Cinque motivi per cui Giudizio Universale è irresistibile
Prima di passare all’aspetto didattico e alla collaborazione con la Fondazione Bracco e FILA (Fabbrica Italiana lapis e Affini), vi elenco cinque motivi per cui trovo irresistibile lo spettacolo Giudizio Universale Show.
- Ho trovato molto interessante l’ “arrangiamento” dialogico tra Papa Giulio II e Michelangelo. Si evince una grande forza interiore contrastante arrovellarsi dentro l’artista, che si definisce scultore, e non pittore. Questa parte narrativa e la supervisione teatrale è stata curata da Gabriele Vacis, drammaturgo italiano di spicco, e Luca Speranzoni.
- Delizioso è il passaggio del testimone tra i due papi protagonisti (Giulio Secondo e Clemente VII), con tanto di fumata bianca a sorpresa di cui però non dirò nulla.
- gli effetti sonori meravigliosi creati da Mirko Perri. Grazie naturalmente alla qualità del suono degli impianti Bose, hanno creato un “bolla”fonica meravigliosa.
- i tessuti che vestivano i ballerini durante la performance che rappresentava l’Eden, il peccato originale e il diluvio universale. Avete presente i panneggi scultorei dai colori brillanti e forti della volta della Cappella Sistina? La costumista Giovanna Buzzi è riuscita a dare lo stesso effetto, le stesse volute, i colori perfettamente indicati. Solo una parola: meravigliosi!
- la canzone finale (e main theme dello spettacolo): il riadattamento di Dies Irae del XIII di Sting secolo che conclude magnificamente la performance.
C’è un altro motivo ma ve lo lascio scoprire: un messaggio tra le righe, emesso alla fine.
Qualcosa che mi ha toccato il cuore e mi ha fatto scendere le lacrime. Vi dico solo che si tratta di un passo molto attuale del vangelo di Matteo.
L’intento didattico di Giudizio Universale Show: propedeutica in classe e gli ArtKit di FILA
Ma ora passiamo a qualcos’altro che mi piace da morire! Ho assistito alla presentazione, presso il foyer dell’Auditorium, del progetto Artainment@School.
Grazie a alla collaborazione con Fondazione Bracco e FILA che fornirà ad ogni classe – dopo la visione dello spettacolo – gli ArtKit, degli special pack con tutto il materiale tecnico per la realizzazione di una vera e propria opera corale, i bambini e i ragazzi finalmente impugneranno la matita e toccheranno con mano la carta. E rifletteranno su questo grande capolavoro che è sempre lì, a Roma, che ci aspetta.
Mi piace questo ritorno alla manualità, i bambini ne hanno bisogno. I ragazzi hanno necessità di sentire il profumo della carta, il piacere di far scorrere la matita e di produrre attraverso le proprie mani. Di sporcarsi il dorso del mignolo e il palmo della mano, con quella grande soddisfazione, forse un po’ dimenticata per colpa della tecnologia, che concede solo il CREARE.
Diana Bracco, durante l’incontro con i rappresentanti del MIUR, lo stesso Balich, Barbara Iatta direttore dei Musei Vaticani e Orietta Casazza di FILA, tiene a specificare quanto lo spettacolo in sè sia solo una fase di studio approfondito dell’opera e del quadro storico a cui appartiene. Si prospetta un vero percorso didattico con una piacevole occasione di co-creazione delle scuole con le scuole che vedranno il loro lavoro esposto in un corner mediatico proprio nell’auditorium.
Il progetto didattico dedicato alle scuole, prevede, infatti:
- attività a scuola che precedono la visione;
- attività propedeutiche da svolgere in classe;
- attività di approfondimento durante la visita;
- la produzione di un elaborato che i partecipanti possono realizzare dopo l’esperienza immersiva.
Ecco il link per capire come partecipare.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Bracco, e Marco Balich ci tiene molto, i prezzi dei biglietti sono assolutamente abbordabili a tutti.
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Vedrai che i ragazzi pagano solo € 12,96, sempre. E se fanno parte dei progetti scolastici il prezzo del biglietto è 12 euro.
Gli ArtKit consegnati ai bambini delle scuole dopo Giudizio Universale Show sono due, e si differenziano per fascia d’età.
Pensato per studenti dagli 8 ai 13 anni, l’ArtKit “Il libro delle Emozioni” contiene materiali e spunti didattici per ideare e scrivere una pagina di quest’opera corale e lasciare così il proprio segno grazie alle carte pregiate Canson, i colori GIOTTO e le penne Tratto sfera. Gli studenti, supportati dagli insegnanti, potranno realizzare, singolarmente, a gruppi o come intera classe, una o più tavole che contengano un messaggio, un disegno, oppure un mix delle due cose, capaci di trasmettere, descrivere, raccontare un’emozione in forma bidimensionale, quelle provate durante la visione dello spettacolo o suggerite dall’opera di Michelangelo, mescolando parole, disegni, carte e colori.
L’ArtKit “Il libro dell’Ingegno”, punta invece al tema del genio e dell’innovazione – a partire da La Cappella Sistina, da Michelangelo, dal ‘500, dalla Roma del Rinascimento, dallo spettacolo “Giudizio Universale”. In linea con i percorsi di approfondimento sviluppati dalle classi durante la fase teorica di Artainment@School, l’ArtKit ne completa il percorso, stimolando i ragazzi a realizzare un progetto personale riassunto in due o più tavole: una in forma di schizzo, o un insieme di schizzi che rappresenti il “frame” centrale dell’idea, un’altra in forma di scritto calligrafico, che ne descriva i punti principali, la parte strategica. Quattro i temi a scelta per attivare l’ingegno dei ragazzi: artistico, storico, sociale, professionale. Gli studenti, con l’aiuto degli insegnanti potranno così “scrivere”, singolarmente, a gruppi o come intera classe, una pagina di questo libro e lanciare un’idea, un’invenzione, un progetto. A supportarli, la qualità delle carte bianche per disegno Canson, le matite F.I.L.A. Temagraph e i fineliner Tratto Pen.
In questo momento la collaborazione tra MIUR, Fondazione Bracco, FILA e Artainment@school è valida solo nella regione Lazio.
Spero vivamente, e spero che le mie parole arrivino alle orecchie giuste, che si allarghi a tutta l’Italia.