Ho creato una categoria apposita, dedicata alla Land Art proprio pensando al fatto che avrei scritto anche su The London Mastaba, di Christo e Jean Claude. E sto già architettando piani strategici per andare a vedere questo ennesimo capolavoro di Christo e Jean Claude, che rimarrà montato fino al 23 settembre.
Il motivo? Bhe, chi ha letto il mio articolo su The floating pears sul lago d’Iseo , o perlomeno chi ha apprezzato i miei scatti, sa che amo vivere le opere d’arte dal vivo, perlomeno quelle “democratiche” che Christo non si stanca di proporre.
The London Mastaba. presso Hyde Park, nel Serpentine Lake, dal 18 giugno al 23 settembre
The London Mastaba è un progetto di Land Art. Un’opera d’arte cambia completamente un panorama e poi sparisce come se niente fosse. Modifica la prospettiva, arricchisce uno spaccato, ne colora i lineamenti e poi torna da dove è venuto, lasciando solo tracce visive e emotive nelle persone che l’hanno contemplata. Mi piace pensare che sia proprio un esempio lampante di ciò vado raccontando da tempo: la vera opera d’arte è negli occhi di la guarda e di chi la ama. Sono i ricordi che rimangono addosso a chi ha vissuto questa esperienza unica e irripetibile la vera opera d’arte, perchè ti cambia, ti arricchisce e ti permette di vivere un’esperienza che non è solo estetica e contemplativa, ma anche antropologica. Si legge sul sito ufficiale:
“Come per tutti i progetti di Christo e Jeanne-Claude, The London Mastaba, Serpentine Lake, Hyde Park, 2016-18 è finanziato interamente attraverso la vendita delle opere d’arte originali di Christo. Non viene utilizzato denaro pubblico per i progetti di Christo e non accetta sponsorizzazioni.
Qualche informazione tecnica su The London mastaba
Dalla fine degli anni ’60, Christo ha cercato un sito adatto per una Mastaba galleggiante. La scultura temporanea di Hyde Park è composta da 7.506 barili impilati orizzontalmente su una piattaforma galleggiante nel lago Serpentine. È alta 20 metri (65,5 piedi) x 30 metri (90 piedi) di larghezza (alle pareti inclinate di 60 °) x 40 metri (130 piedi) di lunghezza. I barili standard da 55 galloni, 59 x 88 cm (2 piedi x 3 piedi), sono stati fabbricati e dipinti appositamente per questa scultura. I lati delle botti, visibili sulla parte superiore e sulle due pareti inclinate della scultura, sono dipinte di rosso e bianco. Le estremità dei barili, visibili sulle due pareti verticali, sono diverse tonalità di rosso, blu e viola.
La piattaforma galleggiante della scultura è realizzata in cubetti di polietilene ad alta densità ancorati al letto del lago con ancore ponderate. Sulla parte superiore della piattaforma è stata costruita una struttura di ponteggio in acciaio primaria e le canne sono collegate a una sottostruttura. Il peso totale è di 600 tonnellate. L’ingombro della scultura occupa circa l’1% della superficie totale del lago.
Le Serpentine Art Galleries, collegate al parco e al lago, presentano, come già successo per The floating piers, una mostra parallela alla grande installazione di Land Art. Si tratta della prima grande mostra di Christo e Jeanne-Claude nel Regno Unito dal 1979. Attraverso sculture, disegni, collage, fotografie e modelli, viene ripercorsa una storia lunga sessant’anni dove gli artisti erano soliti a usare barili, fornendo un profilo temporale storico che arriva ad introdurre The London Mastaba.
Che dire: contemplare questo fenomeno artistico temporaneo, gustare tutte le sfumature dell’acqua, carpire l’unicità e evadere dalle visioni ordinarie abbandonandosi a quelle straordinarie è una sensazione d’arte che fa venire le vertigini.
Ci sono due elementi iconici su cui riflettere: la mastaba, antico sacrario dalla forma trapeizoidale, utilizzata per accogliere le spoglie del faraone nell’antico Egitto. Spesso sotto le mastaba c’erano passaggi segreti che portavano a camere fittizie e inganni. Un significato dentro il significante che esula anni luce dalle sfumature azzurre, malva e magenta del colore dei barili. Eppure questo rimando archetipico rende più autorevole e più profonda la presenza, nel bel mezzo del Serpentine Lake, di questo macigno galleggiante e leggero, denso di colore e sfumature.
E il barile, altro elemento ricorrente nel linguaggio artistico di Christo. Una nota importante: i barili d’olio (89 per l’esattezza) erano già stati utilizzati dalla coppia nel 1962 a Parigi, per bloccare la rue Visconti, in segno di protesta contro il muro di Berlino (1961) e contro la guerra in Algeria, per la quale erano attive in quegli anni proteste e dimostrazioni.
Svolgiamo il rebus su The London Mastaba, la mia personale interpretazione
La tomba di un re che spesso nasconde cunicoli e vie nascoste, la scelta di materiale utilizzato per protestare contro le divisioni sociali, la democraticità dell’opera che vede davanti a sé una fruizione libera e democratica. Senza dimenticare la bellezza del disorientamento sensoriale.
Insomma, concludendo, io ci vedo un intento artistico liberale, dissacrante, che porta in luce tramite la scelta dei barili problemi passati di grande attualità. E questo monito vuole essere “sacrale” e solenne, come la tomba di un faraone.
E la vostra interpretazione? Qual è?