Qualche giorno fa, la soprintendenza di Roma mi ha mandato una mail con il racconto, fotografico e testuale, di questa iniziativa: le terme di Caracalla lanciano un messaggio importante.
Ho già parlato in altre occasioni sulle iniziative legate all’arte contemporanea ambientate nel sito (l’ultima volta con Plessi e il Segreto del tempo). Ammiro la voglia di contaminare un sito eterno con le più importanti tendenze odierne, con oculatezza e iniziative di grande qualità.
Quando ho aperto le foto, mi sono commossa. Mi è caduta addosso tutta la fragilità accumulata on questo mese e mezzo di isolamento. Ho sentito forte il richiamo della potenza della nostra storia, del nostro Paese tanto bello quanto contraddittorio.
Eppure, sul nostro passato, sulla nostra cultura, niente può essere opinabile: siamo un serbatoio di arte, cultura, genio e creatività…dobbiamo essere i primi noi a crederci. Dobbiamo cominciare a valorizzarci da dentro, a sostenerci, a vedere e sottolineare le differenze enormi con chi ci geograficamente ci circonda. Vedere le sfumature, la meraviglia intorno a noi: borghi, natura, letteratura, tesori nascosti, cibo impeccabile, l’oro nelle nostre mani di creativi.
Grazie per la potenza di questo messaggio, vero, profondo: dall’antica Roma è arrivato nel cuore di ognuno che, osservando le immagini, accoglie in sé, in un flusso vertiginoso di emozioni, i millenni della nostra storia, ricollocandoli in una contemporaneità dura. Ma, sono sicura, è dalle nostre radici che trarremo la forza per uscirne, con creatività, fantasia, e quella capacità tipica italiana di cavalcare l’onda e vivere la situazione nel modo migliore.
Sii orgoglioso di essere italiano. Se lo fossimo tutti, andrebbe tutto meglio.
Il prospetto Nord delle Terme di Caracalla si illumina con i tre colori della bandiera italiana fino al termine dell’emergenza sanitaria. L’iniziativa è stata promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma e realizzata in collaborazione con Acea.
«Illuminare con il tricolore le Terme severiane è per la Soprintendenza un segno e un invito, tra gli altri, all’unità in un momento tanto critico per il Paese –così Daniela Porro, Soprintendente Speciale di Roma, che aggiunge–. Sulla scia dei palazzi storici e dei monumenti, mi piace sottolineare che accendere con il tricolore anche il grande prospetto di Caracalla, una quinta monumentale che chiude il lato Sud della città storica, sia di buon auspicio perché i luoghi della cultura possano riaprire al più presto, non appena sarà possibile farlo in completa sicurezza».