L’arte è sempre imprevedibile perché assume le forme più disparate a seconda delle condizioni in cui viene creata. Oggi vi parlo di un progetto “condiviso” una sorta di performance che è stata creata per celebrare il 25 aprile, una data importante per la libertà italiana. Ma grazie al progetto Freedom di Sibomana, artista a cui ho dedicato più di un articolo, la celebrazione della libertà è diventata internazionale.
A volte rifletto sul futuro di questo blog di arte che è puro e che tratta argomenti forse poco commerciali, ma autentici. Rifletto a come monetizzare il mio tempo dallo scrivere di arte, e mi chiedo come rendere questa passione un lavoro.
Già lo è, in parte, mi ha dato soddisfazioni importanti. Ma se riuscissi a scrivere di arte per vivere avrei trovato la formula giusta che accontenta passione, vita, amore e la voglia di costruire un futuro migliore.
Voglio che l’arte che diffondo possa essere sempre seme di speranza e di luce, e che, come affermo da sempre, possa elevare l’animo delle persone che ne hanno a che fare. Per me è questa l’arte sublime, quella che dosa creatività, padronanza materica e messaggio.
È questo tipo di arte che traina le anime e i cuori delle persone che ci si riconoscono. Il sistema dell’arte che vorrei dovrebbe crescerle intorno e trarre linfa da essa, sussidi, soldi, mercato. Il tutto dovrebbe nascere da ideali che vedono al centro il valore dell’essere umano. Il resto è esercizio stilistico.
Io sogno un ecosistema artistico che parte dal collettivo e vive nell’individuale, per essere parte di un tutto dove la figura dell’artista è sostenuta attraverso il messaggio che manda. Presto lo spiegherò nel dettaglio. Ci sono molti progetti all’orizzonte che bollono.
Freedom di Sibomana è una chiamata a celebrare i valori della libertà universale
Antoine è tutto questo. E Freedom di Sibomana converge nella sua essenza proprio dove sento che l’arte serva all’umanità.
Il suo appello a proiettare, in qualsiasi parte del mondo, sui muri e sulle strade deserte a causa del lockdown, il suo filmato, che richiama il problema della conquista della libertà in Palestina, è stato accolto con una grande adesione. Accanto al video Antoine ha accostato disegni legati al tema migrazione dei popoli e alla loro libertà di muoversi tra i confini.
Il tutto può fondersi nel motto del proposito artistico di Sibomana, che amo tantissimo:
“Protect people, not borders”.
Antoine Sibomana
Ecco alcune sue parole:
Il progetto “Freedom” nasce pochi giorni prima del 25 aprile 2020. La festa della Liberazione si avvicinava e volevo creare qualcosa di speciale con la mia arte, coinvolgendo delle persone in Italia e nel mondo. In questo periodo di confinamento, tante iniziative di video proiezioni sono nate in varie città e regioni d’Italia. Ho quindi pensato di farlo anche io, con il desiderio di celebrare la libertà in generale e non solo la Liberazione.
Per questo ho selezionato 3 disegni miei e un video da far proiettare dai vari partecipanti. Il video e uno dei tre disegni scelti parlano della tematica palestinese e della lotta di un popolo per ottenere la sua libertà, una libertà che purtroppo si restringe sempre di più con il passare del tempo. Gli altri due disegni invece parlano della libertà di movimento e sono strettamente legati alla migrazione dei popoli.
Una volta scelto il materiale artistico da usare durante l’evento, ho fatto una open call attraverso i miei canali social. L’appello si rivolgeva alle persone in possesso di video proiettori e capaci di proiettare le mie opere dalle loro finestre, balconi, tetti,… Proiettare rimanendo a casa.
All’appello hanno risposto in tante e in tanti, e da diversi paesi e città del mondo. Abbiamo avuto proiezioni da Barcellona, da Bruxelles, da Caserta, Roma, Londra, Berlino, dalla Francia, da Cipro e anche da Córdoba in Argentina.
Dalle ore 21:30 del 25 aprile sono iniziate le proiezioni e i vari partecipanti hanno iniziato a pubblicare simultaneamente foto e video delle loro proiezioni sulla pagina dell’evento, che è durato fino a tarda serata. E’ stato molto bello ed emozionante vedere tutte queste persone distante centinaia e migliaia di chilometri, attivarsi per lo stesso progetto e la stessa voglia di celebrare la libertà in questa giornata speciale e in questo momento buio e particolare che stiamo vivendo tutte e tutti attraverso il mondo.
Ho avuto riscontri molto positivi e spero di riorganizzare molto presto altri eventi del genere, coinvolgendo ancora più persone. Un grazie di cuore va a tutte le persone che hanno preso parte al progetto, ma anche a tutte le persone che mi hanno dato una mano nella ricerca, facendo da passaparola o semplicemente condividendo il mio appello.
Grazie mille Antoine.