Ho un forte desiderio di parlare di pace: e ho deciso di farlo in arabo, tramite i calligraffiti di El Seed. Tramite un verso del Corano.
El Seed, classe 1981, è un ragazzo francese di origini tunisine che a 18 anni decide di studiare l’arabo.
In un certo senso è forse il primo a creare un genere di graffiti molto particolare; il calligraffiti, in lingua araba. Le sue opere sono dense di elementi inscindibili l’uno dall’altro:
- poesia (spesso le sue scritte riportano aforismi e poesie connessi con il messaggio che vuole imprimere);
- messaggio (ciò che El Seed vuole dire è sempre qualcosa di attuale e che rimane addosso a chi contempla l’opera)
- colore e bellezza (i suoi colori sono sempre vivaci e riconoscibili)
- movimento e fluidità (la scrittura araba è meravigliosa e ondeggia grazie alla spinta e al movimento impressa dall’autore).
Ho scelto di parlare oggi di El Seed perchè è un uomo di pace. E voglio farlo con un verso del Corano.
I Calligraffiti sulla moschea di Jara , Gabes, Tunisia
El Seed viene incaricato di decorare, nel suo stile una moschea. Sceglie di inviare all’umanità un messaggio di pace e tolleranza.
Il verso del Corano che maestoso ora troneggia in questa cittadina tunisina deve rimbombare in tutto il mondo, e vorrei scriverlo a caratteri cubitali:
“Oh uomini, vi abbiamo creato da un maschio e da una femmina, vi abbiamo costituiti in popoli e tribù, per conoscervi a vicenda.”Corano
l’arte è veicolo d’amore, è l’elevazione del sè verso vibrazioni alte, forti e luminose, che spero possano presto seminare luce dove ora c’è tanto buio.
L’intervista per TED di El Seed
Ho pensato potesse essere utile riportare una parte dello speech per TED, che risale a marzo 2015.
“Nel 2012, quando dipinsi il minareto della moschea di Jara, nella mia città natale, Gabés, nel sud della Tunisia, non credevo che un murales
potesse attirare tanta attenzione. All’inizio, cercavo solo un muro nella mia città d’origine, e per coincidenza un minareto era stato costruito nel ’94.
E per 18 anni quei 57 metri di cemento erano rimasti grigi. La prima volta che incontrai l’imam (sacerdote della Moschea ndr),e gli dissi cosa volevo fare, mi rispose: “Grazie a Dio, finalmente sei arrivato”, e mi raccontò che erano anni he aspettava che qualcuno si proponesse di fare qualcosa.
La cosa più incredibile fu che non mi chiese nulla! Né uno schizzo, o cosa avrei scritto. In ogni opera che creo, io scrivo messaggi che chiamo calligraffiti, un misto tra calligrafia e graffiti.
“Oh uomini, vi abbiamo creato da un maschio e da una femmina, vi abbiamo costituiti in popoli e tribù, per conoscervi a vicenda.”Corano