ElectriCITY: può un evento esprimere tutto ciò che io intendo per teatro contemporaneo, danza, espressione arte visiva e tecnologia?
Il tutto magistralmente effuso con una scioltezza di contenuti disarmante?
Sì: questo è quello che ho avvertito guardando la compagnia Evolution Dance Theatre al teatro della Regina di Cattolica.
ElectriCITY: La luce come compagna di danza
Suggestioni visive si sono susseguite caricando nell’anima emozioni dal bouquet ricchissimo: tenerezza, ilarità, stupore.
La leggerezza di corpi che danzano e interagiscono con la Luce, altra vera protagonista insieme a musica, danza e estro.
Sì, ciò che mi ha copito più di tutto è intuire la magia all’interno delle capacità dei ballerini, che sono acrobati ma anche artisti a 360°.
I disegni dietro i teli dettati dai semi di luce nelle loro mani ha rivelato la manualità figurativa che tanto mi piace vedere tra le sfaccettature dell’intelletto umano.
ElectriCITY ha disegnato la luce, l’ha plasmata, ci ha giocato passandosi questa magia tra le mani. Una illusione talmente vera e reale che lascia piacevolmente stupiti e bisognosi di vedere ancora ciò che ci propone la compagnia Evolution Dance Theatre.
Ho trovato anche deliziosa la scelta di studiare gli itinerari delle performance in piccoli teatri, come quello di Cattolica: la magia è stata ancora più intima, e essenzialmente meravigliosa.
Antony Heinl, il direttore della compagnia, nonchè coreografo, sceneggiatore e ideatore costumi, ha un’ identità precisa nel panorama dello spettacolo legato alla danza e alla performance scenica.
Credo che la sua rintracciabilità abbia sede nella comunicazione di emozioni pure, scintillanti e vive, all’interno di un palinsesto che non vincola, ma esalta tutte le forme di espressione raccontate all’interno dello spettacolo dai bravissimi artisti.
Foto tratte dal sito ufficiale di Evolution Dance Theatre – spettacolo ElectriCITY