Solo ora riesco a scrivere di questo evento interessante e intelligente, giunto alla seconda edizione: “Anime di strada”. Lo racconto con molto entusiasmo, anche se l’ho vissuto in un batter di ciglio. Ma ho visto dal vivo, in ogni sua sfumatura, un’opera meravigliosa di Gomez. E ne è valsa la pena!
Anime di strada, Gomez e “Attraverso lo specchio”
Dal 31 agosto al 17 settembre la periferia di Civitanova Marche è stata un palcoscenico importante.
Nella seconda edizione della rassegna, lo staff ha contato su grandi nomi della street art internazionale per quel che riguarda il loro obiettivo: portare l’arte contemporanea nella periferia di Civitanova, e farla vivere. Condividerla. Farla apprezzare. Creare i presupposti di una piccola grande rivoluzione culturale, vissuta per essere condivisa in tutti gli ambiti sociali, in tutti i luoghi e in tutte le occasioni.
I nomi sono importanti: del calibro di Telmo Miel e di Gomez.
L’obiettivo del progetto, si legge nella documentazione dell’evento, è proprio quello di donare nuovo lustro ai quartieri popolari:
“Il progetto nasce a Civitanova Marche nel 2015 con l’obiettivo di riqualificare i contesti urbani trascurati e rassegnati al degrado estetico, attraverso interventi di street art, in quanto veicolo culturale di riscatto sociale in grado di generare valore per il territorio.
…
Artisti di fama internazionale porteranno a Civitanova Marche un’ondata di colori per ridisegnare i quartieri periferici della città, rendendoli una galleria d’arte a cielo aperto, capace di veicolare messaggi e valori comunitari”.
Gomez e il murales “Attraverso lo specchio”
Lo sanno tutti: io vado matta per Gomez. È il “Caravaggio” della street art italiana, padroneggia la luce come pochi artisti sanno fare.
Ha in sè l’irriverenza della strada, dell’arte che sprigiona la sua bellezza fuori dai musei e si mette a disposizione della gente, per la gente. Ha quello spirito, così forte negli artisti (veri) contemporanei che inneggia alla condivisione, alla bellezza che è tale se contemplata.
Nasce come autodidatta, non ha formazione accademica e sceglie Roma come la sua città, seppur nato in Venezuela.
Parliamo di “Attraverso lo specchio”.
Stefano Ferretti, presidente di “Anime di Strada”, mi racconta il progetto (di cui parlerò in maniera approfondita nel mio post dedicato a Telmo Miel) e che quest’ opera cita il mito di Narciso.
Io ci sento infatti la voglia di specchiarsi in se stessi. Nudi. Senza alcuna protezione o “armatura”. Ci vedo la contemplazione assidua del sè di questi tempi moderni, dove però l’Essere superiore non si riconosce. Per questo il riflesso della ragazza scosta lo sguardo. Ha voglia di altro, ha voglia di profondità. Ha voglia di un’esteriorità diversa, più autentica e fedele alla nostra identità.
Perlomeno questa è la mia interpretazione. E non avete idea della meravigliosa composizione di schizzi di colore e di campiture che questo gigantesco murales offre.
Gomez è un talento che tanto dirà al futuro della street art e dell’arte contemporanea in generale.
Ringrazio, oltre a Stefano Ferretti, presidente, il mio “gancio” con l’evento, Federica Cipolloni e Claudia Paolucci, che cura la comunicazione e l’ufficio stampa di “Anime di strada”.
Vi adoro! E il prossimo anno me lo vivrò molto di più.
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