Oggi, alle 19:30 , presso la galleria d’arte Triphe’, a Roma (Castel Sant’Angelo) inaugura un evento artistico che ha suscitato la mia attenzione, e ci tengo a spiegarne i motivi. Ma Lin e il suo “Incontro” saranno a Roma dal 10 marzo al 22 aprile.
Ma Lin alla galleria d’arte Triphe’: formazione italiana e cinese per esprimere l’apertura verso il diverso
Ma Lin è un’ artista cinese che studia presso l’Accademia d’Arte di Hubei in Cina e anche all’Accademia di Bologna.
Come afferma la curatrice della mostra, Maria Laura Perilli, il suo è un linguaggio che “sintetizza un percorso autonomo e peculiare”.
Riesce infatti a creare le sue opere interpretando la centralità dell’essere umano, a esprimerne le fragilità, la bellezza nella sofferenza e nel vorticoso turbinio delle sensazioni e delle emozioni. Eppure, e lo si legge chiaramente, c’è una forte immersione di questa umanità così concreta nella leggerezza e delicatezza zen di timbro più orientale.
Il suo stile, nelle 18 opere in mostra, è molto interessante e coinvolgente, ma non è per questo che ho deciso di scriverne.
La farfalla di Ma Lin alla galleria Triphè a Roma
Il prossimo week end sarò a Roma e molto probabilmente visiterò la mostra. L’equilibrio delizioso tra queste figure umane, prevalentemente maschili, così potenti e definite, è bilanciato con la leggerezza della farfalla che ricorre spesso nelle tavole di Ma Lin.
Curiosando tra le specie di farfalle, per cercare quella di Ma Lin, ho apprezzato un dettaglio squisito. Non so se Ma Lin abbia scelto questa farfalla per una ragione specifica, ma la “Morpho peleides Kollar”, la farfalla blu, è simbolo di dualità e di doppia personalità.
Se, infatti, con le ali spiegate, è di un blu cangiante sorprendente, ad ali congiunte si mimetizza con l’ambiente con un marrone opaco e sottotono, seppur sempre bellissimo.
Anche qui c’è una sorta di equilibrio potente tra poli opposti e lontani, racchiusi nella stessa identità di un’opera d’arte della natura: la farfalla Morpho peleides Kollar, appunto.
L’arte di Ma Lin è un pote tra realtà diverse, e la diversità è ricchezza
Mi ha colpito questa riflessione sul comunicato stampa:
Le tavole dell’artista, in legno (che arrivano dalla Cina ndr), vogliono rappresentare, anche, una sorta di ponte, di apertura verso ciò che è diverso, con l’intento di educare all’accoglienza letta come opportunità di crescita, umana e culturale, pur nel rispetto di origini, tradizioni e identità.
Per questo la scelta della titolare della galleria Maria Laura Perilli di inaugurare un nuovo spazio artistico in Roma, è ricaduta su Ma Lin, in quanto ponte artistico dei due linguaggi, figurativo e concettuale ed esempio di una vita vissuta per creare sinergia tra Oriente ed Occidente.
Bhe, chi mi legge lo sa: è tematica perfetta per me e per il mio blog di arte contemporanea che vede in essa la chiave di volta per elevarsi ad una nuova coscienza.
Sì, perchè sono sempre più convinta che l’arte possa portare qualcosa di buono all’interno di ognuno di noi. L’arte eleva il nostro spirito verso una qualità dei sentimenti nuova, dove davanti alla diversità, appunto, ci si ritrova a specchiare noi stessi. Ciò che troviamo nel diverso è pura ricchezza, la ricchezza degli esseri umani in senso universale e globale.