Nenous Thabit: a 19 anni combatte l’Isis con l’arte e la scultura

Torno a scrivere dopo tanto tempo, passato in corsia per i controlli cardiaci di mio figlio. Finalmente, insieme alle buone notizie, torna la lucidità e la voglia di scrivere.  Mi sento un mezzo per raccontare quanto l’arte sia importante per trasformare il mondo in un posto migliore, dove l’intelletto abbatte barriere, differenze e alimenta la tolleranza. Oggi vi parlo di Nenous Thabit, uno scultore iracheno di 19 anni.

Chi è Nenous Thabit? Uno scultore dalla mente illuminata dal vero significato dell’arte

Il mondo intero pianse quando, nel 2015, l’ISIS distrusse le opere d’arte risalenti alla civiltà mesopotamica che contavano più di tremila anni a Numrud, Iraq.

Cosa vi viene in mente se vi dico che un ragazzo di 19 anni, da ben due anni, ricalca e produce copie perfette di esse, dimostrando che la bellezza, la storia e la cultura siano un mezzo efficace ed elegante per ribellarsi alle barbarie e alla violenza? Ci sono anime speciali tra i ragazzi d’oggi. Coraggiosi e amanti della cultura e dell’arte, come mezzo per rendere il mondo un posto migliore.

Ho già parlato di Andrea Gandini, e trovo molte caratteristiche comuni tra i due ragazzi.

Le scelte di Nenous Thabit sono molto coraggiose. Perseguitato perchè cristiano, ha il coraggio di sfidare l’Isis mantenendo in vita ciò che di più caro ha al mondo: l’arte eterna della sua civiltà.

Il significato di Lamassu: il Dio amato da Nenous Thabit il ragazzo scultore

 

Di sconosciuto – Jean-Christophe BENOIST, CC BY-SA 3.0, Collegamento

Uno dei soggetti più amati di Nenous Thabit è il dio assiro Lamassu. Ha riprodotto svariate statue che ritraggono il dio, proprio perchè bersaglio preferito dall’Isis.

Credo di individuare la ragione riflettendo sul significato della divinità mesopotamica. Il messaggio attribuito al dio è nettamente positivo. Veniva raffigurato con statue molto grandi poste vicino agli ingressi delle abitazioni o davanti ai palazzi amministrativi, per proteggerli dagli spiriti maligni. Incarnavano ciò che di buono e di forte rappresentavano il Cielo e la Terra.

Lo compongono infatti svariate parti di animali: corpo di toro o leone, ali d’angelo e viso barbuto di uomo.

Finchè ci saranno ragazzi come Nenous Thabit, il Lamassu che protegge il cuore di ognuno di noi non cadrà mai tra le grinfie dell’Isis e delle minacce.

Grazie Thabit!