Julian Schanbel (immagini tratte dal suo sito) artista newyorkese (26 ottobre 1951) è forse il più istrionico e multisfaccettato artista che io conosca. Parlare di lui in un post non si può, e, vista la grande ammirazione e stima che provo per la sua arte, credo che ne parlerò in più e più post. Tra ricerche di espressione sempre in divenire, con l’entusiasmo spasmodico per i nuovi materiali come tele di camion, egli è stato anche musicista (“Every Silver Lining has a Cloud” nel 1995) e naturalmente regista (una citazione tra molte, “Basquiat” con Jeffrey Wright nel ruolo dell’artista morto prematuramente a 27 anni, e uno splendido indimenticabile, eterno David Bowie in quello di Andy Warhol).
Una delle fasi della sua arte che amo di più tuttavia, è un ibrido meraviglioso tra pittura, scultura e introspezione: i Plate Paintings.
Plate Paintings: il fascino dell’effimero
Ho avuto l’occasione di ammirare da vicino i ritratto di Azzedine Alaia, in un hotel di design a Cattolica, in Romagna. Sono rimasto abbagliato da questa tecnica innovativa fatta di cocci, tazze, piatti. Tutti rotti “ad hoc” per esaltare la tecnica ritrattistica introspettiva unica di Julian Schnabel. Le caratteristiche che credo lo rendano veramente un artista unico e di grande calibro sono legate a svariati fattori: uno è sicuramente l’entusiasmo inesauribile nella scrittura di nuovo linguaggi “ex novo” per esprimere l’arte. Questa meravigliosa esplorazione spazia quindi sia nella materia che nei linguaggi veri e propri.
Un ritratto fatto di cocci, di varie dimensioni, con rilievi irregolari e che raccontano un vissuto decadente così vistoso è sicuramente una piacevole novità. Mantenere l’identità della persona ritratta, in questo caso uno dei più grandi designer della moda viventi, tra sottopiatti e bicchieri di ceramica è sinonimo di manualità, guizzo creativo, ricerca inesauribile e piacere per gli occhi.
Parlerò tantissimo di Julian Schnabel, uno tra gli artisti viventi (e non solo) più coinvolgente e caleidoscopico che sia mai esistito.
Immagini dal sito: http://www.julianschnabel.com
Immagine in evidenza: Portrait of fred Hughes – oil, plates, bond on wood – 60×48” – 1987