Ho avuto la grande, grandissima fortuna di conoscere di persona, qualche anno fa, Fabrizio Plessi. Un hotel dove ho lavorato ha accolto una sua installazione, “Water-Fire” e durante i lavori, l’artista ha pernottato in questo luogo. Da lì è partito il mio grande amore per un grande testimone dell’arte contemporanea, che vede fondere archeologia e tecnologia con una disinvoltura, una forza e un’originalità che non hanno eguali. Oggi, in attesa di vederla di persona, vi parlo di Plessi a Caracalla, con la mostra “Il segreto del tempo“.
Plessi è un artista con grandi potenzialità espressive, uniche nel suo genere. Un linguaggio “fluido” come l’arte che spesso va a celebrare. Ho già parlato della sua grande capacità grafica in un altro articolo.
“Il Segreto del tempo” e Plessi a Caracalla
In questa mostra, straordinaria già nella sua genesi, vengono aperti al pubblico dopo un complesso lavoro di restauro e consolidamento i sotterranei delle terme di Caracalla. Essi si fondono amabilmente con l’arte di Plessi in un connubio dove i confini della narrativa tecnologica e dell’archeologia diventano melliflui e golosi agli occhi.
Ho programmato una visita a questa mostra proprio perché ritengo una un’occasione unica per ammirare due icone artistiche contestualizzate agli antipodi di un millennio, che dialogano tra loro meravigliosamente.
Da martedì 18 giugno, giorno dell’inaugurazione, a domenica 29 settembre la mostra sarà aperta al pubblico. La colonna sonora della visita nei sotterranei sarà di Michael Nyman e il curatore è Alberto Fiz.
L’antichità è sempre stata un oggetto di lavoro e di studio per Plessi, che trae profonda forza dalla potenza dell’archeologia iconica. Ricordo che nel bellissimo catalogo Electa Water-Fire che sfogliai anni fa erà già presente un’opera dedicata a Roma. Scopro dal comunicato stampa della Sovrintendenza che “Roma” era stata anche presentata a Documenta 8 di Kassel e contribuì a consacrare Plessi tra i grandi artisti di questo secolo e di fine secolo scorso.
Raccontare l’archeologia con l’arte visuale, e negli anni 70 con la video arte, rende Plessi un grande pioniere nella ricerca di nuovi linguaggi e composizioni artistiche che gli riescono così facili.
L’antichità romana viene espressa, nel cuore pulsante dell’universo sotterraneo delle terme di Caracalla, ovvero le gallerie sottostanti l’esedra del calidarium lunghe ben 200 metri. Roma è raccontata attraverso “segni” come l’immagine dell’imperatore, i mosaici, le colonne, le anfore, e un omaggio a Gianbattista Piranesi, che a metà del 700 ha contribuito alla riscoperta del paesaggio archeologico.
“Il segreto del tempo”: la forza della site-specific art
Un’esperienza site-specific che celebra il luogo dell’opera d’arte come parte integrante dell’opera stessa, trae forza e autorevolezza dal posto in cui è inserita. In tal modo il proposito artistico viene accentuato e questa energia contribuisce a creare opere d’arte destinate a essere ricordate.
A tal proposito adoro il dialogo che le terme di Caracalla hanno instaurato con l’arte contemporanea da diversi anni. Nuovo e antico si susseguono e si rincorrono, e vene così narrata una sorta di universalità del messaggio artistico destinato a coinvolgere un pubblico maggiore e più appassionato. Grandi nomi del presente come Pistoletto, Staccioli, Basiucci hanno infuso note di presente in questo magico luogo eterno.
Ecco qualche dato cronologico sull’arte contemporanea alle terme di Caracalla:
2012: le Terme di Caracalla si aprono all’arte contemporanea. Michelangelo Pistoletto esegue
e dona alla Soprintendenza il Terzo paradiso con reperti delle Terme stesse.
2016: Pistoletto realizza La mela reintegrata, in marmo di Carrara, collocata in esposizione
permanente al centro dell’antico posto di guardia per il custode-controllore del traffico di carri,
legname e uomini impegnati a mandare avanti la complessa macchina delle Terme.
2017: prima mostra di arte contemporanea: il 19 ottobre inaugurazione di Molti, una mostra di
Antonio Biasiucci curata da Ludovico Pratesi nella suggestiva cornice dei sotterranei della Terme.
Caracalla IV dimensione: il 24 dicembre iniziano le visite guidate con visore, le Terme di Caracalla
sono il primo grande sito archeologico coperto nel suo intero percorso con la realtà immersiva in 3D.
2018: il 13 giugno si inaugura Mauro Staccioli. Sensibile ambientale, la prima grande retrospettiva
sullo scultore toscano scomparso il 1° gennaio 2018. Il 23 ottobre si inaugura Omnia Flumina Romam
Ducunt, mostra di architetture sonore di Alvin Curran.
2019: il 18 giugno si inaugura Plessi a Caracalla: il segreto del tempo, una mostra di videoinstallazioni
nei sotterranei delle Terme.
Scheda informativa mostra “Il segreto del tempo”, Plessi a Caracalla
titolo Plessi a Caracalla. Il segreto del tempo
sede Roma, Terme di Caracalla viale delle Terme di Caracalla, 52
promossa da Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti Paesaggio www.soprintendenzaspecialeroma.it
a cura di Alberto Fiz
organizzazione e catalogo Electa
periodo 18 giugno–29 settembre 2019
orari mostra dalle 9.00 alle 19.15 fino al 31 agosto – dalle 9.00 alle 19.00 da 1-29 settembre – lunedì dalle 9.00 alle 14.00
biglietti intero 11 euro – ridotto 5 euro – riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente
informazioni e prevendita +39 06 39967700 – www.coopculture.it