La mostra si chiama”Si Billino”, che in dialetto umbro, significa “sei bellino”. È questo lo scopo dell’evento: cercare i mezzi per tornare alla bellezza mozzafiato originaria del monte Vettore, dell’altopiano e di Castelluccio dopo il terremoto.
La mostra fotografica Si Billino, a Terni dal 18 dicembre all’11 febbraio
14 fotografi, 14 spaccati diversi per raccontare un territorio ferito che vuole tornare al suo splendore originario.
Si legge nel comunicato stampa:
“La mostra fotografica Si Billino!, a Terni dal 18 dicembre all’11 febbraio presso il CAOS | Centro Arti Opificio Siri, è un’iniziativa promossa dall’associazione Culturale Umbria Lab in collaborazione con TRACCE/Terniaccessibile e curata dal fotografo Gabriele Gaspardis, con l’obiettivo di raccontare l’essenza e la bellezza unica di questi territori, attraverso la sensibilità di 14 autori che ne danno un’interpretazione intensa e soggettiva.
All’interno delle foto trovano spazio bianchi paesaggi innevati e fredde atmosfere nebbiose, misti a vividi colori estivi, prati verdi e caldi raggi di sole. Passeggiate in solitario e lenti greggi al pascolo. Una raccolta di momenti intensi, che ci accompagnerà in un percorso senza tempo dove respirare l’aria pura dei monti Sibillini”.
Le parole di Marco Angeletti, responsabile di progetto, sulla mostra Si Billino
Non sono mai stata a Castelluccio e non ho mai visto il monte Vettore. Mi sono però innamorata del roboante azzurro del cielo, del verde acceso e dell’aria che appare cristallina e tintinnante anche solo dalle foto.
Per dare quindi la massima visibilità possibile, e quindi dare anche il mio contributo, ho deciso di conferire al mio post qualcosa di originale e unico, come le parole di Marco Angeletti, capofila del progetto.
“Tutto parte con una base solida di entusiasmo: quello degli autori, che sono stati felici di partecipare all’iniziativa. Come forse saprai, Lara, qui c’è tanto da ricostruire. Ma spesso la visibilità mediatica e gli aiuti che ne derivano sono più facilmente destinati ai luoghi più conosciuti, come Castelluccio e Norcia.
Invece c’è tanto tessuto sociale che ha bisogno di fondi nelle piccole località, come San Pellegrino. Le relazioni, i luoghi dove coltivarle, sono ottimi punti di partenza per ricostruire edifici e curare l’anima da questa grande ferita (sotto spiegherò che i fondi derivati dalla vendita di queste fotografie sono destinati a ricostruire luoghi di socializzazione ndr)..
La mostra? L’emozione più grande è stata vederla composta nella sua interezza. Si respira l’anima della natura, si sente il suo maestoso silenzio. Si avverte l’aria pulita di questi luoghi così preziosi. Direi che il termine giusto per questa sensazione è “eterea”.
Abbiamo rappresentate tutte le stagioni e tanti spaccati di un paesaggio mutevole e sorprendente da ogni angolazione. Sembra di passeggiare in quei luoghi fuori dal tempo cronologico e dallo spazio fisico”.
La fotografia: un mezzo che unisce il soggetto al proprio cuore
Le parole di Marco mi hanno confermato quanto la fotografia, l’attimo colto, catturato, sia estrema sintesi di un collegamento magico: il “cuore” che sente e intuisce il bello da immortalare, e tutto ciò che ci circonda. Per questo ho deciso di aprire, nel mio blog, la categoria fotografia.
Segnalatemi mostre fotografiche ed eventi che secondo voi sviscerano l’anima e la rendono contemplabile. Vi ringrazierò a dovere!
Il territorio in mostra dall’occhio della mia amica Marzia Keller
Non sono ancora riuscita a visitare questa mostra, dove i 14 autori hanno dato il meglio della loro sensibilità per accogliere gli attimi più suggestivi legati al territorio e poterceli comunicare.
Ma sono rimasta folgorata dalle parole di una mia carissima amica blogger Marzia Keller che nel suo articolo sul “Trekking al monte Vettore” descrive con passione i paesaggi, mutevoli e sorprendenti, di questo territorio che deve tornare al suo splendore originario.
“Era quasi la fine di luglio. La fioritura sulla piana di Castelluccio di Norcia era quasi al termine e così vedevo il paesaggio in un’altra delle sue infinite vesti. La magia di quel luogo è che puoi andarci mille volte e non lo troverai mai uguale. Muta non solo con le stagioni e con i mesi ma anche con le settimane e con i giorni. Se non è la terra a cambiare vestito ci pensa il cielo, mutevole come sono i cieli di montagna che ti sorprendono con un raggio di sole un istante dopo il temporale”.
Come acquistare le foto della mostra Si Billino
Le foto si potranno prenotare per l’acquisto o direttamente presso il CAOS | Centro Arti Opificio Siri o attraverso l’invio di una mail a con oggetto: ACQUISTO FOTO MOSTRA, specificando nel messaggio il proprio nome e cognome, recapito telefonico, il numero della fotografia (il numero è riportato insieme al nome dell’autore) ed infine il formato di stampa desiderato.
La fotografia verrà stampata su carta fotografica satinata, disponibile in tre formati differenti:
– 20×30 cm o 30×30 cm (solo per i formati quadrati) con un offerta a partire da euro 25
– 30×45 cm con un offerta a partire da euro 35
– 40×60 cm o 50×50 cm (solo per i formati quadrati) con un offerta a partire da euro 45
In caso di acquisto online, una volta eseguito il pagamento e confermato da parte dell’associazione sarà possibile ritirare la fotografia e la ricevuta fiscale presso la sede dell’associazione culturale.
In caso di acquisto presso il CAOS | Centro Arti Opificio il pagamento è in contanti e verrà rilasciata regolare ricevuta fiscale.
Le date per i ritiri delle fotografie acquistate sono fissate nelle settimane:
dal 16.01.2017 al 20.01.2017 e dal 27.02.2017 al 3.3.2017
NB. Su richiesta è possibile la spedizione via corriere con i costi a carico del destinatario.
In tal caso indicare l’indirizzo di recapito.
Rifiorita: partire dai luoghi per la socializzazione, anche in quelli meno conosciuti
Le offerte raccolte saranno devolute al progetto “RiFiorita“.
“Rifiorita” è un progetto di solidarietà che vede la partecipazione di gran parte della cittadinanza attraverso il contributo attivo di una rete di 60 associazioni locali, che animeranno una staffetta di eventi nelle città di Terni e Narni fino alla serata di gala conclusiva del 25 febbraio 2017. Ogni evento in programma sarà abbinato alla lotteria partecipata di beneficenza per la raccolta fondi in favore delle popolazioni umbre colpite dal sisma.
Nello specifico il “beneficiario” del progetto RiFiorita è la piccola frazione di S.Pellegrino di Norcia, epicentro del sisma del 30 ottobre che l’ha completamente distrutta. S. Pellegrino, ponendosi in posizione marginale rispetto a luoghi più noti come Norcia stessa o Castelluccio, rischia l’abbandono e l’oblio da parte della mobilitazione e della solidarietà dei più. Il ricavato della lotteria sarà quindi destinato a finanziare i lavori per la realizzazione di una struttura in legno di circa 180 mq destinata ad ospitare il centro civico, con annessi un bar, un locale cucina dispensa, dei servizi igienici e uno spazio polifunzionale per ricreazione, svago e socializzazione.
Coordinate per Bonifico Bancario:
Associazione Culturale Umbria Lab
Via S.Andrea, 24 – 05100 Terni (IT)
IBAN: IT05 G031 2714 4000 0000 0003321
Contatti:
Segreteria | Piazza Solferino 8 – 05100 Terni
Tel. 0744/010978
Responsabile del progetto: Marco Angeletti | 346.426.7004