Bloop Festival Ibiza, edizione 2017, da 23 agosto al 9 settembre: ad Ibiza si parla di cambiamenti. È questo infatti il tema che accompagnera uno dei festival più interessanti su scala mondiale legati all’arte. Non stupisce che io mi sia innamorata delle loro iniziative. Il loro mood, infatti, è questo: “Internatinal Proactive Art Festival“. Ma cosa significa per loro arte proattiva?
Cambio di sede e tema prescelto: Bloop Festival quest’ anno si evolve e sceglie i cambiamenti come tema specifico
Ogni edizione del festival vede diversi talenti internazionali tradurre nelle rispettive forme espressive un tema d’attualità e di forte impatto sociale per stimolare nel pubblico, anche il meno ricettivo, un momento di riflessione attraverso l’immediatezza e la potenza di certi linguaggi artistici.
Ne parlai già l’anno scorso, con una riflessione importante legata alla cancellazione del murales (meraviglioso) ad opera dello street artist greco Ino.
Per Bloop Proactive Art Festival l’arte è condivisione, e deve essere fruita e alla portata di tutti. Credo sia una bellissima riflessione, legata alla nuova missione dell’arte, sporattutto quella urbana, che per la sua indole e i messaggi che porta non può essere rinchiusa in un museo e riservata ad un pubblico d’elite.
La riflessione su Wu Ming Fondation su Blu che cancella i murales dopo che si è cercato di portarli in museo e si è tentato di lucrarsi sopra è più che legittima.
L’arte urbana, quella sociale, quella che nasce per far riflettere o per riqualificare rioni popolari, che sta vicina alla gente, che vive con la gente deve essere libera e accessibile.
Io sono profondamente d’accordo. E non per questo ritengo che sia arte di serie B. Anzi, per me l’arte contemporanea comincia da quando l’opera d’arte si sposta da oggetto e diventa il soggetto artistico. Cosa significa? Bhe, davanti ad un’opera d’arte di questi tempi è la reazione che ti provoca, il sentimento che sa suscitare in te a essere la vera opera d’arte. Ora si partecipa al processo artistico, l’arte si vive, e si evolve insieme a lei.
L’arte per me non è tale se non porta a riflessione, o a progressiva crescita (intellettuale, emotiva, animica…).
Il tema scelto da Bloop quest’anno è il cambiamento. Non vedo l’ora di seguirlo, per adesso rimango incantata davanti al lavoro di Spaik e Ino.
La sede è cambiata: il festival sposta il suo quartier generale da un piccolo comune della costa Ovest al cuore dell’isola, nel centro storico di Evissa.
Crrediti: Bloop Festival
Cuore italiano: il festival ha matrice (orgogliosamente) italiana!
Dietro al Bloop International Proactive Art Festival di Ibiza ci sono origini italiane, nello specifico c’è il gruppo Biokip Labs.
Riporto qualche riga del loro comunicato.
La proattività del BLOOP abbatte le barriere tra artisti e fruitori – spiega Matteo Amadio, co-fondatore dell’agenzia creativa Biokip Labs – perché permette di veicolare con semplicità e immediatezza qualsiasi messaggio senza scendere a compromessi, né sui contenuti, né sui linguaggi. Lo spettatore, indipendentemente dalla passione per l’arte, viene spinto a riflettere sul tema proposto ed è così coinvolto nell’opera stessa, completandola”. Il festival, noto per la street art, ha acquisito negli anni una forte connotazione tecnologica e l’offerta artistica può essere declinata a seconda della tipologia di utenza. Tra i progetti in cantiere, infatti, spicca quello di replicare il format in altre città, calibrandolo sulle esigenze di chi ne farà richiesta. Ci piacerebbe un giorno portarlo anche a Milano, la città in cui la nostra storia è cominciata”.
Biokip nasce a Milano come progetto amatoriale nel 2005 per mano di due fratelli impegnati, tra le varie attività, nell’organizzazione di eventi con un’esperienza maturata a partire dagli ultimi anni ’90. Un viaggio ad Ibizia dà loro l’ispirazione per la prima edizione del BLOOP Festival, che prende vita nel 2011 nel piccolo comune di Sant Antoni grazie ad una collaborazione con l’amministrazione locale per poi espandersi in breve tempo in tutta l’isola, diventando per Biokip un progetto tanto ampio e solido da richiedere un salto di crescita strutturale.
Nel 2014 nasce Biokip Labs, un’agenzia creativa con base a Milano impegnata nell’organizzazione di grandi eventi, allestimenti, prototipazione, comunicazione visuale e sviluppo di installazioni interattive. Presenti anche un laboratorio di taglio laser, uno di realtà virtuale e sviluppo di videogiochi, uno studio musicale.
Tanti in bocca al lupo ragazzi!