Cosa mi fa impazzire di Shamsia Hassani? Due cose: il coraggio di proteggere e denunciare la situazione della figura femminile in Afghanistan come prima cosa. Come seconda, sono ultrafelice che lei sia un insegnante universitaria!
Shamsia Hassani: con la street art, in Afghanistan protegge la figura femminile
Ecco la sua biografia, tratta dal suo sito ufficiale.
Shamsia Hassani, nata nell’ aprile del 1988, è una Docente presso la più grande università di Afghanistan (Università di Kabul), è anche la prima grafica e street artist femminile afgana. Attraverso le sue opere, Shamsia ritrae le donne afghane in un una società in cui l’universo maschile è completamente predominante. Le sue opere danno alle donne afghane un volto diverso, imbevuto di forza, ambizioni e volontà di raggiungere obiettivi.Il carattere femminile infuso da lei nelle sue opere illustrano un essere umano che è orgoglioso, tenace e può portare cambiamenti positivi nella vita delle persone. Durante l’ultimo decennio dell’era del dopoguerra In Afghanistan, le opere di Shamsia hanno portato un’enorme ondata di colore e e sono state apprezzate da tutte le donne della nazione. Ha motivato centinaia di persone: gli afghani si sono sentiti ispirati e incentivati a mostrare la loro creatività attraverso festival grafici, l’arte di strada, e esposizioni ufficiali in nove paesi di tre continenti in tutto il mondo.
Le sue opere grafiche hanno ispirato migliaia di donne in tutto il mondo mondo e ha dato una nuova speranza artisti afgani femminili nel paese.
Shamsia Hassani è una rivoluzionaria silente che cambia il mondo giorno dopo giorno
Che grande coraggio, che grande donna. La più grande rivoluzione che ogni essere umano può affrontare è fare appello al proprio sè superiore e attingere a ciò che ci eleva verso esseri nuovi, tolleranti, pacifici, che credono in valori come l’amore.
Per capire, ecco una gallery di qualche opera che Shamsia Hassani dedica ai muri del proprio paese, in maniera fortuita, veloce, per paura di essere scoperta e punita.
La musica: ciò che cura l’anima e rende l’essere femminile così completo e connesso
Avete notato che le figure femminili di Shamsia Hassani sono tutte connesse con la delicatezza e la dolcezza del mondo musicale? Chitarre, pianoforti, fanno parte di bagaglio inscindibile dall’essere umano femminile che ritrae. La dolcezza delle note, del canto, la delicatezza delle sensazioni, la creatività sono qualità e sfumature insite in questo simbolo che orgogliosamente, come veicolo di espressione a cui l’essere umano evoluto non può rinunciare, diventano un tutt’uno con la Donna che Shamsia Hassani vuole liberare.
Nessun altro essere vivente canta per diletto, ma solo per istinto. La bellezza dell’essere umano evoluto germina nel momento in cui è libero di esprimersi.
I murales Di Shamsia sono una sinfonia di celebrazioni, di allegorie, di forza e vitalità. Eppure hanno anche i tratti, e gli occhi bassi, di chi sa che dovrà ancora lavorare molto per la propria nobile missione: incentivare il mondo femminile a intraprendere un coraggioso percorso verso l’Espressione del proprio sè, delle proprie volontà.
L’abilità grafica: il mezzo è sempre importante per veicolare in modo giusto il messaggio
Lasciatemelo ribadire: il concetto è nulla senza forma. Un artista è tale se ha abilità materica, se plasma i messaggi sotto l’abilità manuale che si deve leggere. Da solo in concetto non basta, da sola l’abilità non basta. È il mix tra messaggio di luce, abilità manuale e contesto ambientale e sociale che crea la vera Arte, quella che io amo. Essa capta le tendenze, i sentimenti, le emozioni nell’aere, e le fissa in opere che saranno ricordate per sempre.
“Art is important becouse people in Afghanistan need it”.
Shamsia Hassani
SHamsia Hassani e l’attacco terroristico nel reparto maternità di Kabul, maggio 2020
Negli ultimi giorni Shamsia Hassani è tristemente tornata alla ribalta internazionale perché ha interpretato, come solo lei sa, il dolore del suo paese, l’Afghanistan.
Il giorno dodici maggio, durante l’isolamento sociale che ha visto coinvolto tutto il mondo a causa Covid-19, a Kabul è stata inferta una delle ferite peggiori che si possa solo immaginare. Un gruppo di terroristi, rivendicati Isis, hanno fatto irruzione in un ospedale di Medici Senza Frontiere. L’aspetto più doloroso riguarda la tipologia di ospedale Dasht-e-Barchi, che ospita un reparto maternità con cinquantacinque letti.
È stato letteralmente eseguito un attentato alla vita. Qualcosa di inumano, vile che ha lasciato sgomento in tutto il mondo. Sedici vittime tra cui neonati, un medico e madri nel momento più vulnerabile della loro vita.
Shamsia ha interpretato questo momento così difficile, e, come sempre, l’arte servirà per esorcizzare, capire, interiorizzare e ricordare.